Concerto di Giusi Ferreri a San Cono e Melilli 2019.
Arriva il doppio concerto di Giusi Ferreri a San Cono e Melilli 2019. L’artista si esibirà sabato 11 Maggio nella Piazza Umberto I di San Cono (CT) e l’indomani nella Piazza San Sebastiano di Melilli (SR).
Due concerti ad ingresso libero voluto in occasione della Festa dei due santi patroni delle città.
Dopo aver fatto ballare tutta l’estate con il tormentone “Amore e capoeira” (oltre 130 milioni di visualizzazioni su Youtube), Giusy Ferreri è tornata con il nuovo singolo “Le cose che canto”, caratterizzato da un ritmo energico e da sonorità pop ad accompagnare un testo “fresco e moderno”, che parla di amore e di natura, dell’inseguirsi delle stagioni e del fiorire delle passioni.
Un nuovo tassello che si aggiunge ad una carriera costellata da trionfi e numeri record: sin dai suoi esordi Giusy ha infatti collezionato dischi di diamante e di platino, dominando tutte le classifiche. “Il nuovo singolo è un brano che mi riempie di gioia e positività”, spiega Giusy, “spero di trasmettere le stesse emozioni che mi suscita cantarlo e che tante persone abbiano il desiderio di dedicarlo a chi amano nel profondo del loro cuore”.
Per maggiori informazioni sul Concerto di Giusi Ferreri a San Cono e Melilli 2019: https://www.giusyferreriofficial.it/
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Cosa non potete perdervi della Sicilia?
Siti patrimonio dell’umanità UNESCO:
Cattedrale di Palermo.
Duomo di Cefalù.
Villa del Casale di Piazza Armerina (1997);
Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento (1997);
Isole Eolie (2000);
Città tardo barocche del Val di Noto (2002);
Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica (2005);
Monte Etna (2013);
Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (2015).
Sono in fase di candidatura altri due siti:
Isola di Mozia e Lilibeo: la civiltà fenicio-punica in Italia;
Taormina e l’Isola Bella;
Scala dei Turchi;
Patrimoni orali e immateriali dell’umanità:
L’Opera dei Pupi (primo patrimonio italiano a essere inserito nella lista), (2001);
La coltivazione “ad alberello” dello Zibibbo di Pantelleria (prima pratica agricola a essere inserita nella lista), 2014.