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Melt Fest 2019 – Mediterraneo Identità & Contaminazioni.
Torna l’evento Melt Fest 2019, la festa del cibo e dell’accoglienza il 21, 22, 23 Agosto a Piano Quartiere Licata, terra di partenze e approdi, accogliente per natura e per cultura. Nel quartiere Marina, che conserva intatte le origini arabe ed è oggi al centro di nuove spinte culturali.
Una sfida tra chef e pasticceri per la scelta del miglior dolce di derivazione araba.
E poi degustazioni, musica live, cibo di strada, spettacoli, interviste, talk show, buon vino, risate, mare, facce da Melt, improvvisazioni, murales, incontri.
L’idea della manifestazione nasce dalla riflessione circa la straordinaria ricchezza e varietà della tradizione enogastronomica locale, quale risultante di molteplici contributi stratificati nel tempo. Insomma Licata, da millenni terra di partenze e approdi, crocevia di genti, può essere, dal punto di vista culinario e non solo, il luogo dove si mescolano e si incrociano tante culture mediterranee. Melt Fest ruota intorno al concetto di mescolanza, di coscienza della diversità che è al tempo stesso consapevolezza di avere un unico comune denominatore.
E quale migliore esemplificazione può aversi, se non in campo gastronomico, mettendo a confronto dolci provenienti da tradizioni diverse ?
MeltFest vuole fare incontrare, nell’antico quartiere Marina di Licata, il cibo e le culture del Mediterraneo. Ad arricchire MeltFest saranno le aziende licatesi, che propongono eccellenze enogastronomiche (pluripremiate) del territorio, riunite in “Angolo del gusto”, comitato che è tra gli organizzatori dell’evento. La location: abbiamo scelto la Marina, il quartiere più antico di Licata che in fatto di arrivi e partenze (Arabi, Spagnoli, Ebrei), di accoglienza e contaminazioni, ha una lunga storia. Quartiere nel quale ormai da un paio di anni è iniziato un processo di riqualificazione dal basso, che ha i colori dei murales realizzati in stradine e cortili assolati.
Per maggiori informazioni su Melt Fest 2019:
Pagina Facebook Melt Fest Licata
Cosa non potete perdervi della Sicilia?
Siti patrimonio dell’umanità UNESCO:
Cattedrale di Palermo.
Duomo di Cefalù.
Villa del Casale di Piazza Armerina (1997);
Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento (1997);
Isole Eolie (2000);
Città tardo barocche del Val di Noto (2002);
Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica (2005);
Monte Etna (2013);
Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (2015).
Sono in fase di candidatura altri due siti:
Isola di Mozia e Lilibeo: la civiltà fenicio-punica in Italia;
Taormina e l’Isola Bella;
Scala dei Turchi;
Patrimoni orali e immateriali dell’umanità:
L’Opera dei Pupi (primo patrimonio italiano a essere inserito nella lista), (2001);
La coltivazione “ad alberello” dello Zibibbo di Pantelleria (prima pratica agricola a essere inserita nella lista), 2014.