Sagra del pesce spada di Acitrezza 2019.
Infine, sulla scia del grande successo di pubblico degli anni passati, si svolge la mostra ed esposizione dell’artigianato e dei prodotti tipici locali, curata dall’associazione “Nuovi eventi”.Acitrezza e il pesce. Un connubio che si rinnova negli anni sin dalla fondazione del piccolo borgo marinaro. Perché Acitrezza ha sempre vissuto di pesca, e tante famiglie hanno trovato sostentamento in questo prodotto del mare, come anche racconta Giovanni Verga nel suo famoso romanzo I Malavoglia. Per questo motivo è nata la tradizionale sagra del pesce spada, che quest’anno compirà 30 anni.
Questa manifestazione, inizialmente nata nel 1960 come festa del pesce fritto nella mega padella, chiamata “il Padellone”, sospesa e ripresa negli anni ’80, è stata successivamente modificata nell’attuale Sagra del Pesce Spada di Acitrezza per omaggiare il pesce simbolo dell’economia trezzota, e sinonimo di una grande tradizione marinara che ha visto le “spadare” solcare lo specchio d’acqua di fronte ai Faraglioni di Trezza, per poi perdersi all’orizzonte. Col passare degli anni le presenze alla Sagra sono cresciute sempre di più, fino a farla diventare uno degli eventi folkloristici e gastronomici più importanti e più seguiti della Sicilia orientale.
I visitatori colgono anche l’occasione per ammirare il bellissimo scenario paesaggistico di questa frazione: passeggiando per il Lungomare si possono infatti ammirare l’Isola Lachea e i faraglioni dei Ciclopi, che Omero nell’Odissea ci narra siano i massi che Polifemo lanciò ad Ulisse quando scappò dalla sua caverna.
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Cosa non potete perdervi della Sicilia?
Siti patrimonio dell’umanità UNESCO:
Cattedrale di Palermo.
Duomo di Cefalù.
Villa del Casale di Piazza Armerina (1997);
Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento (1997);
Isole Eolie (2000);
Città tardo barocche del Val di Noto (2002);
Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica (2005);
Monte Etna (2013);
Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (2015).
Sono in fase di candidatura altri due siti:
Isola di Mozia e Lilibeo: la civiltà fenicio-punica in Italia;
Taormina e l’Isola Bella;
Scala dei Turchi;
Patrimoni orali e immateriali dell’umanità:
L’Opera dei Pupi (primo patrimonio italiano a essere inserito nella lista), (2001);
La coltivazione “ad alberello” dello Zibibbo di Pantelleria (prima pratica agricola a essere inserita nella lista), 2014