centro storico
Sagra dell’arancino a Rosolini 2019
Arriva la sagra dell’arancino a Rosolini 2019, dal 13 al 18 Agosto, IX edizione dell’evento clou dell’estate rosolinese. Musica, folclore, spettacoli e degustazioni di prodotti tipici del territorio.
Saranno dunque sei giorni di assaggi, degustazioni e cene in cui protagonista sarà la cucina siciliana con i suoi prodotti unici e le sue tradizioni secolari. Ovviamente al centro dell’attenzione vi sarà sempre e comunque l’arancino, specialità tipica della bella Sicilia.
Non mancheranno gli spettacoli serali: si inizia il 13 con Matranga e Minafò, il 14 Cristiano Malgioglio, il 15 Tintura, il 16 Mario Incudine, il 17 I Respinti e Gianni Lettore. Si conclude il 18 con Paolo Meneguzzi.
Rosolini, borgo feudale, si è sviluppata in un arco di tempo di oltre due secoli. La sua origine può farsi risalire alla metà del XV secolo in seguito al matrimonio tra Antonio Platamone e Margherita De Podio, la quale porta in dote il feudo Cugni d’Incumbao, più conosciuto come Li Salini, cioè il nostro attuale territorio. Sorge in una zona collinare, posta a 154 metri sopra il livello del mare, la città è circondata dalla campagna prevalentemente adibita alla coltivazione di agrumi, mandorli, ulivi e carrubi.
Per maggiori informazioni sulla sagra dell’arancino a Rosolini 2019: https://www.facebook.com/pages/category/Organization/Sagra-Dellarancino-684101448363270/
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Cosa non potete perdervi della Sicilia?
Siti patrimonio dell’umanità UNESCO:
Cattedrale di Palermo.
Duomo di Cefalù.
Villa del Casale di Piazza Armerina (1997);
Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento (1997);
Isole Eolie (2000);
Città tardo barocche del Val di Noto (2002);
Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica (2005);
Monte Etna (2013);
Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (2015).
Sono in fase di candidatura altri due siti:
Isola di Mozia e Lilibeo: la civiltà fenicio-punica in Italia;
Taormina e l’Isola Bella;
Scala dei Turchi;
Patrimoni orali e immateriali dell’umanità:
L’Opera dei Pupi (primo patrimonio italiano a essere inserito nella lista), (2001);
La coltivazione “ad alberello” dello Zibibbo di Pantelleria (prima pratica agricola a essere inserita nella lista), 2014.